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DJI SPARK

DJI, leader mondiale per il settore dei droni civili e della ripresa aerea, fino ad oggi aveva lasciato vuoto un piccolo settore che comunque attira sempre più un grosso numero di spettatori. I cosiddetti Selfie-drone. Navigando su social network ed affini sicuramente vi sarete imbattuti in pubblicità di minuscoli droni, in grado di decollare dalla mano, volare con una certa stabilità e precisione, scattare delle foto stupefacenti, e soprattutto, essere comodi da trasportare. La soluzione ad oggi si chiama Spark. Ultimo nato in casa, dal peso ridottissimo (solo 300 gr), un’autonomia non da sottovalutare (16 minuti), di dimensioni microscopiche (solo 17 centimetri di interasse motore), con delle capacità software di ultima generazione (modalità di volo intelligenti in grado di regalare a tutti perfetti scatti cinema), il tutto ad un prezzo veramente concorrenziale.

Nell’istante in cui lo Spark decolla dalle nostre mani, il drone entrerà subito in modalità “Gesture” che consentirà al pilota, grazie alla tecnologia PalmControl, solamente utilizzando le mani, di far avvicinare o allontanare il drone oppure scattare un selfie.

A differenza degli altri droni DJI, lo Spark verrà commercializzato in cinque colori differenti: Bianco Alpino, Blu Cielo, Verde Prato, Rosso Lava e Giallo Alba rendendolo il perfetto accessorio quotidiano che può essere portato in ogni dove.

Le nuove funzionalità intelligenti “QuickShot” renderanno la creazione di video semplice e divertente. Ti basterà semplicemente selezionare una modalità “QuickShot” e lo Spark volerà secondo delle rotte preimpostate di sicuro impatto cinematografico. Vediamo attentamente quali sono: “Rocket”, “Dronie”, “Circle” ed “Helix”. Per ognuna di queste modalità di volo, Spark, creerà per voi un piccolo filmato di dieci secondi che potrete immediatamente condividere sul vostro social preferito.

dji-spark-le-funzionalità-intelligenti

E le vecchie modalità di volo intelligenti? Ci sono, ci sono. Ma anche qui con delle novità. Nella modalità “TapFly” è stata introdotta ad esempio un sottomenù, denominato “Coordinate”, che consentirà al drone di volare ad una coordinata ben precisa, semplicemente con un tap sullo schermo. Sia che stiamo usando la modalità “TapFly” che ad esempio la funzione “ActiveTrack”, il drone autonomamente attiverà il sistema “3D Sensing” che naturalmente consentirà al drone stesso di non impattare.

Anche sul comparto video, DJI, nonostante le ridotte dimensioni, non ha lesinato in termini di qualità. Lo Spark al suo interno ospita una camera con formato immagine massimo 1920×1080, stabilizzata meccanicamente su due assi, e digitalmente, grazie alla nuovissima tecnologia “UltraSmooth”. Il sensore è un 1/2.3” CMOS con risoluzione massima 12 megapixel, il tutto condito da una minima aberrazione sui colori.

A livello software, sempre rimanendo a parlare del comparto video, la novità sostanziale introdotta da DJI riguarda la funzione chiamata “ShallowFocus” in grado di percepire i soggetti principali della foto e, tramite elaborazioni software, “farli uscire” regalando un gustosissimo effetto 3D.

Per quanto riguarda la sensoristica a bordo del drone, il sistema FlightAutonomy dello Spark consiste di: una camera principale (per le riprese video), il classico sistema “Vision Positioning” ventrale, un nuovissimo sistema frontale denominato “3D SensingSystem”, un ricevitore dual band GPS e GLONASS, una piattaforma IMU ad alte prestazioni e ad elevata sensibilità e 24 unità processive. Tutti questi sensori messi insieme conesntono al drone di avere un hovering accurato fino a 30 mt di quota, con la possibilità di percepire ostacoli fino a 5 mt.

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